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Attività dal Territorio

Ecosezione Caserta

Il Movimento Azzurro è rappresentato sul territorio nazionale dalle proprie Ecosezioni, strutture territoriali che compongono la rete dell’Associazione. Dette articolazioni operative si riconoscono nella tradizione e nei valori della dottrina sociale cristiana, propri del Movimento Azzurro e si impegnano a promuovere iniziative intese a valorizzare la salvaguardia della natura, il risanamento ambientale, un corretto e positivo rapporto fra l’uomo e il Creato.

Ogni mese sarà dedicato ad un’Ecosezione alle sue attività e iniziative.

L’Ecosezione Caserta presieduta dalla Dott.ssa Lara Corace, ha scelto di stare dalla parte dei più piccoli, ritenendo che i buoni e sani princìpi, trasferiti con sistematicità e passione ai più piccoli, possano più facilmente attecchire e diventare veicolo di sani comportamenti anche negli adulti.

In questo senso, il 21 dicembre 2022 si è svolto, con l’I.C.S. Villaggio Coppola, l’evento: “Natale in Pineta” presso Raggruppamento Carabinieri Biodiversità Ischitella. Più di cento alunni di ogni ordine e grado hanno affollato la duna della Riserva Statale gestita dai Carabinieri Forestali Crase Utb Ischitella, sotto l’attenta organizzazione e vigilanza dei volontari dell’Ecosezione Caserta che, da anni,  sono presenti al fianco del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità Caserta. I ragazzi hanno potuto mostrare le proprie attitudini e i frutti del tanto lavoro portato a termine con l’ausilio dei docenti con esibizioni canore e strumentali.

Recentemente è stata firmata una Convenzione con tutti i plessi scolastici del territorio, al fine di coinvolgere direttamente e sistematicamente gli alunni, e dunque le famiglie e corpo docenti, nelle attività di sensibilizzazione e tutela ambientale, attraverso l’organizzazione di numerose attività.

Gli esperti dell’ Ecosezione Caserta organizzano, escursioni  naturalistiche con  percorsi educativo sensoriali in tutto il territorio del litorale domitio, proponendo momenti di sperimentazione sul campo di relazione con flora e fauna, con esperti dei vari settori ambientali, con l’organizzazione di laboratori didattici e creativi volti all’acquisizione di informazioni e competenze a favore del pianeta. Inoltre, l’Ecosezione vanta anche la presenza di ben 12 unità, più istruttore nazionale, delle unità cinofile di salvataggio in acqua che rappresentano un ulteriore canale attraverso cui dialogare con i giovani, soprattutto i disagiati o i ragazzi speciali colpiti di autismo o handicap, che trovano, a contatto con le unità cinofile, un modo privilegiato di comunicare.

Diverse sono le convenzioni e protocolli di intesa stretti con più organismi (Ente riserve statali lago di Falciano, foce Volturno, costa di Licola- Coordinamento Regionale Impresa Pesca Coldiretti Campania – ASD SIAC-UCS unità cinofile di salvataggio in acqua- ass.ne Domizia –  tutti gli istituti scolastici comprensivi e licei  del territorio), al fine di ampliare la propria esperienza e  bagaglio di attività.

A questo proposito, da due anni fa parte, con i propri volontari,  del Progetto”Caretta in vista” a tutela della Tartaruga marina Caretta che nidifica sul nostro litorale sotto l’egida della Stazione zoologica Anton Dohrn e coordinato magistralmente sul nostro territorio dall’associazione “Domizia” nelle attività di sensibilizzazione, pattugliamento e monitoraggio dei presìdi in tutto l’arco del periodo di nidificazione.

Non mancano contributi speciali come l’organizzazione di convegni e seminari durante tutto l’anno. Numerose iniziative sono organizzate in rete con la maggior parte delle associazioni di tutela ambientale del territorio, ritenendo che, in un territorio tanto compromesso come il nostro, i volontari debbano necessariamente unire le proprie forze in un unico grande intento, superando decisamente ogni sorta di eventuale competizione o autoreferenzialità; cosa questa che ben si addice ad una grande associazione come Movimento Azzurro che vanta matrici Cristiane e sanissimi principi.

MOVIMENTO AZZURRO – ECOSEZIONE ACCADEMIA PER L’AMBIENTE-POTENZA

COMUNICATO STAMPA

PuliAMO L’ Ambiente dove ViviAmo

Acqua Pubblica e colture sostenibili sono state il cuore del programma “PuliAmo l’Ambiente dove ViviAmo” della giornata-evento dedicata alla Diga della Camastra, che si è svolta il 31 luglio 2021 ed è stata organizzata dalle Condotte Slow Food di Potenza e Slow Food Magna Grecia Metapontum, in collaborazione con Il Movimento Azzurro e le Guardie per l’Ambiente.

Nella splendida cornice della DIGA DELLA CAMASTRA, importante opera strategica lucana, sia da un punto di vista idrico che naturalistico, sabato scorso Slow Food ha invitato il Comune di Trivigno, il Comune di Potenza e l’Acquedotto Lucano, quali rappresentanti istituzionali, i soci, le associazioni, le famiglie e tutti i cittadini in un’opera di pulizia e valorizzazione dell’area Basento-Camastra. All’appello hanno risposto con energia e vigore Il Movimento Azzurro e le Guardie per l’Ambiente, che, insieme ai soci e ai cittadini volenterosi, si sono “sporcati le mani” e hanno riscoperto l’antico rapporto Acqua-Ambiente-Agricoltura. Una relazione che va indirizzata e canalizzata positivamente, verso un circuito virtuoso che sia in grado di conservare la bellezza dei luoghi e di “nutrire” l’intero ecosistema circostante. Con il Movimento Azzurro si condividono due principi fondamentali di Slow Food: Pulito e Giusto. Il terzo elemento caratterizzante Slow Food è il Buono, sia in termini di prodotto che di Persone. Questi tre pilastri devono mantenere alta l’attenzione sull’Utilizzo delle risorse, anche delle erbe spontanee, sia quelle destinate all’alimentazione sia quelle a uso erboristico. Non è un caso che, per la giornata dedicata alla Diga Camastra, una delle voci fondamentali sia stata la Guida di FuoriSentiero: un racconto di interconnessioni e relazioni tra il mondo Agrosilvo-pastorale, le erbe spontanee e l’habitat di riferimento.

Le Condotte Slow Food di Potenza e Condotta Slow Food Magna Grecia Metapontum, espressioni locali dell’associazione impegnata nella conoscenza di un cibo Buono Pulito e Giusto, si stanno muovendo in sintonia con l’Evento Internazionale Slow Fish e il tema dedicato al Ciclo dell’Acqua. Le Condotte locali riprenderanno le attività dedicate all’acqua e consolideranno la collaborazione con il Movimento Azzurro col fine sensibilizzare i cittadini, soprattutto quelli più giovani, ai giovani alla presa di coscienza e alla consapevolezza che, se si vuole un Cibo Buono bisogna impegnarci tutti per un Ambiente più Pulito.  Per avere un ambiente più pulito bisogna impegnarci tutti a essere più Giusti. Se vogliamo mettere in pratica queste relazioni è necessario fare rete e mettere in moto un modello sinergico dove ci si aiuta a vicenda, riempirlo di contenuti sia da un punto di vista scientifico che produttivo. Scienza e produttività devono essere complementari e non sovrapponibili. “E’ la somma che fa il totale”, come diceva il buon Totò, dunque chiunque voglia aggiungere idee, competenze e volontà a questo modello di Acqua Pubblica inteso da Slow Food e Movimento Azzurro è il benvenuto.

Movimento Azzurro Campania-Ecosezione Caserta

 Notte bianca della biodiversità 2021 coordinata e organizzata dalla Dott.ssa Lara Corace, presidente della Ecosezione Caserta Movimento Azzurro. Questa volta grandissimi  ospiti: il Dott.Andrea Affuso, Direttore sanitario del centro recupero tartarughe della Stazione zoologica Anton Dohrn di Portici che ha offerto una ricca panoramica sulla natura, recupero e gestione delle cure della Caretta caretta.
La Dottoressa Hortense Mavrokefalos, consulente ambientale e Scout che ha illustrato egregiamente le caratteristiche della duna e della macchia mediterranea del nostro litorale Dimitio.
Il nostro Dott.Mariano Tescione, della nostra Ecosezione, che ha offerto un contributo come guida alla scoperta emozionale e sensoriale  dell’itinerario naturalistico della nostra riserva,interpretando la natura attraverso i cinque sensi.
Il tutto si è concluso con una simulazione di nidificazione di Caretta Caretta sulla spiaggia e duna antistante la riserva in collaborazione con i pattugliatori della nascente associazione “Domitia” rappresentata dal Dott.Vincenzo Ammaliato, giornalista del Mattino.

Modica svelato, un nuovo percorso culturale per la città

Un percorso nuovo, un itinerario “dei luoghi” per conoscere la città da una prospettiva diversa visitando luoghi nascosti e poco conosciuti ma profondamente radicati nella storia passata e presente della Contea. “Modica Svelata” è il nuovo tour promosso dal Centro Studi Placido Carrafa, dal Movimento Azzurro, dal Palazzo Castro-Polara Grimaldi, con il patrocinio del Comune di Modica, che si aggiunge all’offerta culturale della città.
Quattro luoghi per scoprire storie, personaggi e atmosfere che hanno fatto grande la città di Modica.
Il Museo Santa Maria di Betlem con “Le sale del tempo” il nuovo percorso realizzato all’interno della Collegiata. Dalla Cappella Palatina, all’Aula Capitolare settecentesca, al memoriale della Confraternita, alla Sala dell’Alluvione dove rivivere in maniera digitale le sensazioni e le atmosfere della tragica notte del 26 settembre 1902.
Il Palazzo Castro-Polara Grimaldi, rimasto immutato nel tempo, con arredi e oggetti d’epoca, racconta storie di grandi uomini e donne che hanno contribuito allo splendore della Contea di Modica. Il luogo perfetto per rivivere i fasti dell’antica aristocrazia siciliana.
La Cripta di San Domenico è l’unico sito sotterraneo visitabile nella città di Modica dove si conservano affreschi e ossari con i resti dei monaci domenicani che, a partire dal XV sec., iniziarono la costruzione di uno dei complessi monumentali più importanti della città.
Il Giardino dei Timpi, nel quartiere Casale(San Paolo), a pochi passi da Corso Umberto, è l’unico giardino esotico della città di Modica. All’interno numerose varietà di piante e alberi da frutto tra cui il mirabile ‘bambuseto’. Un percorso naturalistico che si articola lungo la collina Gigante fino ad arrivare in uno dei punti più alti in cui è possibile ammirare il panorama cittadino.
E’ possibile aderire al tour visitando direttamente i luoghi dove, per l’occasione, si riceveranno servizi extra o l’ingresso con biglietto ridotto.
Per info e orari visita il sito:
www.centrostudicarrafa.it

Movimento Azzurro Campania-Ecosezione Caserta

Questa mattina  i nostri volontari di pattugliamento sul litorale Dimitio. Ritrovato nido Caretta caretta. Intervento Capitaneria di porto e ricercatori della stazione zoologica Anton Dohrn. Grande soddisfazione.
 Ore 05,30 inizio turno di pattugliamento per i nidi di tartarughe marine sul nostro litorale….. le nostre piccole leve che carattere! Movimento Azzurro, da queste parti, ha già un seguito di piccoli apprendisti!!!
 
 

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AMBIENTE E BASILICATA

“La protezione dell’ambiente, delle risorse e del clima richiede che tutti i responsabili internazionali agiscano congiuntamente, nel rispetto della legge e promuovendo la solidarietà nei confronti delle regioni più deboli del pianeta”;

“Possiamo dare vita a uno sviluppo umano integrale vantaggioso per tutti i popoli, presenti e futuri, uno sviluppo che si ispiri ai valori della carità nella verità”;

“Perché ciò si avveri è essenziale che il modello corrente di sviluppo globale si trasformi mediante una più vasta e condivisa accettazione della responsabilità per il Creato, ciò è necessario non solo per i fattori ambientali, ma anche per lo scandalo della fame e della povertà” nel mondo.

L’esperienza vissuta dagli ambientalisti del Movimento Azzurro, va esattamente nella direzione della affermazione della centralità dell’uomo rispetto alla risorsa ambientale, ma anche, certamente, rispetto a tutte le responsabilità che da questa centralità derivano.

D’altronde cos’e l’ambiente se non la somma; la risultante, delle azioni umane sull’habitat naturale.

La stessa esperienza, si riconferma sul piano locale.

Abbiamo preso coscienza del fatto che l’ambiente non è soltanto quello che appare secondo la parcellizzazione consueta dei suoi aspetti – suolo, acqua, aria, foreste ed anche: agglomerati urbani e paesaggi rurali, opere per l’impiego delle risorse energetiche e materiali; perché l’ambiente è tanto il canale delle nostre azioni quanto la risultante del nostro agire.

La nostra regione, la Basilicata, già negli anni 90 dello scorso secolo ha iniziato un percorso legislativo che avrebbe dovuto condurre alla valorizzazione della risorsa ambiente, adottando misure di salvaguardia del patrimonio naturalistico regionale e azioni di valorizzazione dello stesso, attraverso l’impiego di risorse finanziarie atte a garantire un concreto sviluppo socio-economico per le popolazioni lucane. Un modello economico di sviluppo sostenibile incentrato su un patrimonio endogeno alla Basilicata, costituito da natura, cultura, paesaggio, esperienze antropiche locali. Lo slogan di allora era “Basilicata verde”.

Questo progetto non si è compiuto. Tranne che per realtà marginali dell’estremo comprensorio del Pollino, non si è registrato alcun beneficio per le popolazioni, soprattutto quelle delle aree interne della regione. Anzi fenomeni, forse, indipendenti dalle volontà dei governi locali, hanno prodotto: insediamenti industriali in aree a forte valenza agricola e naturalistica; coltivazione dei giacimenti petroliferi lungo tutta la dorsale appenninica.

Preoccupanti situazioni d’inquinamento dell’aria e delle falde acquifere, in un contesto nel quale, nonostante le rassicurazioni delle fonti ufficiali Ambientali e sanitarie deputate al monitoraggio ed analisi dell’ambiente, si registrano fenomeni epidemiologici preoccupanti, e questo, proprio nelle aree della regione a maggiore valenza naturalistica.

Il continuo abbandono di rifiuti sul territorio, le discariche e gli impianti di smaltimento degli stessi, sature ed obsoleti; la grave carenza di un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani al fine del loro riciclo. per troppi anni trascurata e, fortunatamente, di recente in corso di attuazione.

I ricorrenti accertamenti, da parte delle forze dell’ordine, di azioni illecite nella trattazione di rifiuti speciali e pericolosi di cui le cronache ci riferiscono ed in ultimo, ma non ultimo dei problemi, la gestione della risorsa acqua, la risorsa più importante della nostra regione, il cui costo d’uso grava completamente sui cittadini lucani, essendosi triplicato da quando l’Ente di gestione è solo regionale.

Tutte queste sperequazioni sono indice di un non corretto governo della cosa pubblica, che si rende ancora più pesante nel contesto sociale di una regione che si spopola in maniera preoccupante anno dopo anno, che perde, giorno per giorno, le forze dei suoi giovani costretti a lavorare e studiare fuori se non vogliono accettare una situazione di dipendenza dai miseri redditi da lavoro dipendente e/o sopravvivere sulle pensioni delle proprie famiglie. Una regione che è in forte deficit di risorsa “uomo”, nel perdurare di una situazione che non porterà lontano, non potendo garantire futuro ad alcuno.

Ecco allora che la responsabilità etica investe la politica. Chi è deputato a fare scelte per la collettività e ne ha la responsabilità; chi si candida a tale responsabilità ha anche l’onere del conseguimento del bene comune.

Il Santo Padre Francesco questo lo dice a chiare lettere, come è uso dire adesso, senza “se” e senza “ma”.

Con tutto quanto detto, non si intende assolutamente asserire che la natura sia intangibile, secondo una vecchia ed ormai superata visione integralista dell’ambientalismo, che ha ispirato per lunghi anni un modello di ecologia ambientale la quale oggi necessariamente si apre alla “ecologia umana”.

Ben venga ogni azione di “coltivazione” del territorio e delle sue risorse, purché esse siano compatibili con la sostenibilità dei territori interessati, gli interessi e le necessità delle popolazioni che li abitano e la superiore esigenza della salvaguardia e “cura” del bene comune che abbiamo ricevuto in dono la cui responsabilità è da individuarsi nella centralità dell’essere umano.

      Etica-Ecologia-Economia

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Importante studio sulla presenza di metalli nelle acque del litorale orientale siciliano, effettuato attraverso attento monitoraggio della contaminazione ambientale costiera nel litorale settentrionale del Golfo di Catania, compiuto con la collaborazione e l’impiego di mezzi nautici ed infrastrutture del Movimento Azzurro dell’area catanese.

Coordinatrice dello studio la Professoressa Margherita Ferrante, Docente dell’Università di Catania, medico, biologo dirigente Department “G.F. Ingrassia Environmental and Food Hygiene Laboratories,”, University of Catania, Italy ed autorevole componente dell’Accademia scientifica “G.Merli” del Movimento Azzurro nazionale.

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Il giorno 08 Maggio, previo invito del presidente dell’Ente riserve, Dott.Giovanni Sabatino, molto presente e attento alle problematiche della salvaguardia ambientale, i rappresentanti della nostra Ecosezione, hanno avuto il piacere di accompagnare l’assessore regionale all’agricoltura, Dott. Nicola Caputo, in un sopralluogo presso l’Oasi dei Variconi, situata alla foce del fiume Volturno, significativa zona umida sottoposta a protezione speciale e vincoli internazionali. Presso codesta Oasi sono previsti a breve (Luglio c.a.) lavori di riqualificazione e valorizzazione. Con il presidente dell’Ente riserve è in atto, da qualche anno ormai,  un intenso scambio di collaborazioni, confronti e proposte finalizzati alla realizzazione di azioni concrete a favore del territorio, in un’ottica di valorizzazione delle specie autoctone e salvaguardia degli habitat presenti sul territorio.

Castel Volturno, 13.05.2021

Movimento Azzurro Ecosezione Caserta Il presidente Dott.sa Lara Corace

Il giorno 10 Maggio, in occasione della festa dell’Europa, la nostra Ecosezione, con i propri rappresentanti, ha ricevuto pubblicamente un sincero attestato di stima da parte della prof.ssa Fernanda Esposito, rappresentante dell’Isis V.Corrado di Castel Volturno, da parte del sindaco Luigi Petrella e soprattutto da parte degli studenti, protagonisti di un percorso didattico mirato all’ampliamento delle proprie esperienze e conoscenze inerenti il territorio. Per l’occasione è stato piantato un Ulivo, quale simbolo di pace e unità, in un’ottica di un futuro di crescita e responsabilizzazione da parte degli abitanti dell’Europa e dell’intero pianeta.

Come già trasmesso in precedenza al presidente Dott. Chiriaco, l’iniziativa conclusasi in questa giornata, ha visto la collaborazione degli esponenti delle più attive realtà associative e professionisti della nostra Regione; la nostra Ecosezione ha contribuito con svariati interventi e guide sul posto, ad avvicinare in maniera responsabile e consapevole i ragazzi al territorio.

Gli stessi giovani studenti sono stati protagonisti, contestualmente, di servizi e filmati realizzati sul campo in occasione delle giornate Fai con l’associazione Fai giovani Caserta, volta a proiettare nel mondo delle altre scuole italiane, squarci della nostra realtà locale. L’esperienza, a detta dei ragazzi, e ribadita in questa giornata di chiusura, è stata utile, edificante e costruttiva ed ha visto nascere la determinazione di poter approfondire, in futuro, numerosi punti trattati durante gli incontri. Le tematiche sono state numerose e dettagliate; hanno spaziato dallo smaltimento consapevole degli olii vegetali, alla presenza dei licheni quali bioindicatori nella nostra riserva; la biodiversità del nostro territorio, trattata a turno dagli incaricati della salvaguardia delle tartarughe marine che nidificano sulla nostre spiagge, alla presenza e salvaguardia del lupo,  agli ornitologi responsabili delle sezioni di monitoraggio e inanellamento dell’ avifauna locale e relativi flussi migratori; dagli antichi percorsi delle antiche masserie, la sentieristica naturale e i percorsi culturali  a cura di alcune delle guide naturalistiche, ambientali, e turistiche che collaborano con la nostra rete; al progetto di realizzazione di un distretto rurale, all’interno del quale recuperare le più vecchie ed autentiche tradizioni contadine e prodotti autoctoni, in prospettiva  di un ecoturismo che possa vedere coinvolti, in qualità di protagonisti i giovani prossimi professionisti del turismo, perché si possa dare il via ad una serie di azioni responsabili e consapevoli a favore di una terra tanto ricca e generosa, ma ancora troppo sconosciuta e non rispettata.

Castel Volturno, 13.05.2021

Movimento Azzurro Ecosezione Caserta Il presidente Dott.sa Lara Corace

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Movimento Azzurro Sicilia-Ecosezione Cava Ispica

Tutela ambientale, nasce il “Patto per Scicli”

Cittadini e associazioni insieme per il bene della città. I volontari organizzeranno iniziative per la riqualificazione del verde pubblico e campagne di sensibilizzazione. La partecipazione è aperta a tutti

SCICLI (RG) – Pensare al benessere e allo sviluppo del territorio di Scicli. È questo l’obiettivo di una rete di volontari e associazioni, il “Patto di Scicli per l’Ambiente” che sta operando da qualche settimana in città. Un impegno comune di tutti i soci, insomma, che vogliono donare il proprio tempo, le proprie capacità e il proprio impegno per il bene collettivo.

Sono diverse le organizzazioni che hanno già dato la propria adesione, ossia Agesci Scicli 1°, Cooperativa Agire, Sicilia e natura, Portatori di Gioia, Movimento dei Focolari Scicli, Movimento Azzurro – Ecosezione Cava Ispica, Proloco Scicli, Asd Amici Bike Donnalucata, Judo Club Koizumi Scicli, Auser Scicli, Associazione Esplorambiente, Rimboschiamo Odv, Pieri Pieri pi Scicli, Ass. Smile, U.S.D ‘Fernando Ciavorella’, Associazione culturale Tanit Scicli, Keration-gruppo escursionistico ibleo, I Love Scicli, Proloco Scicli, OfficinOff.

“Gli obiettivi della rete sono due – hanno sottolineato i promotori dell’iniziativa – ossia fare crescere lo spirito di condivisione, la collaborazione e la fiducia tra volontari ma anche, e soprattutto, stimolare e sensibilizzare giovani e meno giovani, sulla questione ambientale, sul rispetto del territorio, sulla cultura del bello e del sostenibile, sulla protezione e valorizzazione del nostro patrimonio naturale, rurale e culturale, sull’importanza dell’inclusione sociale”.

“L’idea – hanno aggiunto – è quella di organizzare iniziative seguendo un calendario formato da mesi tematici (riforestazione e verde pubblico, decoro urbano, differenziazione e riciclo dei rifiuti ed economia circolare, promozione, informazione ed educazione ambientale, inclusione sociale, mobilità dolce, benessere degli animali, pace e solidarietà sociale, tutela del paesaggio e valorizzazione delle risorse naturali). Ciò non toglie che attività e progetti possano interessare periodi più lunghi e che si possano ampliare gli ambiti di azione a tematiche più complesse o importanti per il territorio sciclitano: tutto dipenderà dalle forze coinvolte e dalla volontà di tutti”.

Gli organizzatori hanno già coinvolto diversi cittadini e associazioni, intanto con incontri online a causa del delicato momento storico che stiamo attraversando, ma annunciano a breve il palesarsi di diverse idee già condivise.

“La rete per l’ambiente non deve essere considerata una super associazione, un ennesimo ‘luogo della parole’ – hanno evidenziato ancora gli organizzatori – ma uno strumento di stimolo concreto alla condivisione di progetti e iniziative tra le realtà aderenti”.

“La partecipazione – hanno concluso – è quindi aperta a tutti: associazioni, gruppi organizzati, singoli cittadini. Basterà contattare, in qualsiasi momento e gratuitamente, chi della rete già fa parte o scrivere a pattoambientescicli@gmail.com. Potrete ricevere il testo del Patto di Scicli per l’ambiente, il link per la compilazione online del modulo di adesione e diventare anche voi una maglia essenziale di questa rete. Ciò che conta sono le idee chiare e la voglia di concretizzarle insieme”.

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MOVIMENTO AZZURRO LIVORNO

 

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Operazione “Branchie pulite” : 50 volontari all’opera per raccogliere rifiuti da fondali e scogliera.

Attività del Movimento Azzurro di Castel Volturno Caserta

Branchie pulite a Pinetamare Si è tenuta mercoledì 12 agosto, dalle 8,30 fino alle 13,30, presso il Lido “I Delfini” (viale del mare 81030, Castel Volturno, Campania), la prima edizione dell’evento organizzato da “I Soci Sub”, rinomata scuola subacquea del litorale domitio in collaborazione con   Movimento Azzurro Ecosezione Castel Volturno Caserta e la ODV Campania Felix  con il patrocinio del Comune di Castel Volturno ed Ente Riserve Volturno Licola Falciano.

Ecco cosa succede in un un ambiente inquinato da plastica e altri rifiuti

L’iniziativa promuoverà attività di pulizia, raccolta, differenziazione e smaltimento dei rifiuti dai fondali, dalla scogliera e dalla battigia della porzione interessata del litorale grazie a una squadra di cinquanta operatori volontari e godrà, inoltre, dello speciale sostegno di IDN (Itinerari Di Napoli – itineraridinapoli.com).

Qui sopra, la locandina dell’evento che punta a preservare le spiagge e a tutelare l’ambiente per proteggere i delfini e tutti gli abitanti del mondo marino

Dopo il successo della prima edizione della rassegna “Verba ridens”, interamente dedicata a Paolo Villaggio, l’agenzia di Massimiliano Sacchetto e Carmela Autiero, si ritrova ancora protagonista schierandosi, questa volta, a favore della tutela dell’ambiente.
Al suo fianco, moltissimi enti e associazioni: La Croce Rossa italiana (comitato di Casal di Principe), la Capitaneria di Porto, la Protezione Civile Litorale Domitiana, Le Sentinelle OdV , la F.I.S.A. salvamento acquatico (delegazione provinciale di Caserta), la Madre, la Plastic Free Campania, la Marevivo Delegazione Campania e l’Assobalneari Campania.
Alla manifestazione aderisce anche la stilista partenopea Chiara De Concilio, da sempre particolarmente attenta alle cause ambientali e sociali, oltre che appassionata subacquea. Il suo brand, di matrice etnica, è specializzato in total look donna made in Italy ed è visitabile sul sito ufficiale
Tra i testimonial, gli attori Massimo Andrei, Stefano Sarcinelli, Francesco Paolantoni, Enzo Iacchetti, Cosimo Alberti e cantautori del panorama partenopeo come il violinista e compositore Lino Cannavacciuolo, Ebbanesis, Roberto Colella de “La maschera”, Nicola Dragotto, Dario Maiello, Paolo Propoli , Danilo Marraffino e I Pennelli di Vermeer, Adel Tirant e i Simple Mood, talenti dell’etichetta discografica Soter.

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Castel Volturno: in scena la notte bianca della biodiversitàNella Riserva Naturale di Castel Volturno, il 4 luglio scorso, si è tenuto il consueto appuntamento della “Notte Bianca della Biodiversità 2020’’ con lo scopo di valorizzare la bellezza dei suoni della natura notturna ed illustrare tutte le attività volte a tutelare la biodiversità.L’evento è stato organizzato dai Carabinieri Forestali, al loro fianco come sempre, la collaborazione del Movimento Azzurro.Gli escursionisti hanno avuto l’opportunità di percorrere un sentiero per scoprire quali animali notturni popolano la Riserva Naturale di Castel Volturno.A fare da cicerone la Dottoressa Lara Corace, guardia ambientale della riserva, che ha fornito le informazioni e gli strumenti per il riconoscimento dei suoni che animano la vita dei boschi durante la notte, oltre ad un focus sulla vita dei pappagalli e le loro caratteristiche.Una manifestazione suggestiva, che ha l’obbiettivo di riavvicinare l’uomo alla natura, sottolineando che è l’uomo ad appartenere alla natura e non viceversa. È una forma di rieducazione ambientale: lavorare sull’animo, sull’emozione che si può provare nell’accostarsi alla natura.
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Galappatoi liberati da degrado e rifiuti- presente anche il Movimento Azzurro di Castel Volturno
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MOVIMENTO AZZURRO SICILIA IN PRIMA FILA PER PROMUOVERE UNA RICONVERSIONE DEL MODO DI PRODURRE DELLE AZIENDE.
Comunicato Stampa MOVIMENTO AZZURRO SICILIA
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Catania, 02/03/2020Viaggio all’interno del mondo di parchi, riserve e siti natura 2000 della Sicilia Il Movimento Azzurro Regione Sicilia comincia una rubrica di approfondimento sul variegato mondo delle Aree Naturali Protette di Sicilia; si tratta di 5 parchi regionali, 1 parco nazionale, 77 riserve terrestri, 6 aree marine e oltre 250 siti natura 2000 (ZPS e SIC) che occupano circa il 10% del territorio della nostra isola. Un vero e proprio viaggio critico, che ci porterà a scoprire luci ed ombre nell’operato dei soggetti ai quali la Regione Siciliana ha affidato l’importante compito di vigilare sul rispetto dei valori istituzionali di ciascuna area protetta e nel contempo di divulgarne le conoscenze e le eccellenze attraverso attività di accoglienza e accompagnamento.Pertanto, più che sull’importante e ricco patrimonio di biodiversità custodito dalle aree protette, richiameremo l’attenzione soprattutto sulle eventuali disfunzioni nelle attività connesse alla loro tutela e conoscenza da parte dei soggetti che hanno assunto il delicato e importante compito della gestione del nostro vastissimo patrimonio naturale. A scanso di equivoci, va subito detto che i soggetti incaricati della gestione di aree protette non svolgono l’incarico affidato gratis su basi di volontariato, ma giustamente ricevono dalla Regione Siciliana risorse per personale e lo svolgimento di attività varie, quali vigilanza, accoglienza e accompagnamento dei visitatori, ricerca e divulgazione delle conoscenze.Il primo impatto all’avvio del nostro viaggio è la visione di un mondo agonizzante, praticamente abbandonato a sé stesso. Vigilanza poca o addirittura assente, per non parlare delle attività di accoglienza e di accompagnamento dei visitatori. Difficilissimo incontrare personale delle riserve, i direttori e gli operatori non li troviamo sul campo ma nelle sedi degli enti di gestione; in compenso abbondano le minidiscariche abusive.La sensazione che ne ricaviamo non è delle migliori. Sembrerebbe che la maggior parte delle aree protette, sia che si tratti di parco o di riserva piuttosto di area marina, per non parlare dei siti natura 2000, abbiano perso completamente di vista i propri scopi per le quali sono state istituite e con il tempo siano divenute altrettanti soggetti completamente avulsi dal mondo che li circonda, perdendo completamente i contatti con il territorio e le sue comunità. Purtroppo sorge legittimo il sospetto che molte di esse oggi si limitano a sopravvivere con l’unico scopo di mantenere il privilegio di far incassare ad una ristretta cerchia di soggetti le hanno in affidamento il foraggiamento elargito dalla Regione Siciliana. In verità, di tanto in tanto gli enti di gestione si limitano a fare qualche iniziativa, anche se spesso tanto fumosa quanto autoreferenziata. Troppo poco. In ogni caso le comunità interessate non vengono in nessun modo coinvolte nelle attività di un’area protetta, ma ne subiscono solo il peso di una presenza che diviene sempre più ingombrante.Una situazione assurda anche perché parchi e riserve, dotati di personale e di risorse economiche, avrebbero dovuto svolgere attività di tutela e di fruizione sostenibile, rappresentando nel contempo il volano per l’avvio dello sviluppo sociale ed economico del territorio. Invece si sono perse tante possibilità, non ultima quella rappresentata dalla rete ecologica siciliana. Così si va ineluttabilmente verso il disastro dell’intero sistema. Nella nostra rubrica denunceremo le magagne e le situazioni che non vanno. Per il bene della Sicilia e dei siciliani.Notizia freschissima: la Guardia costiera di Porto Empedocle (Agrigento) ha apposto i sigilli agli accessi alla Scala dei Turchi di Realmonte. A disporre il sequestro è stato il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, che ha anche iscritto nel registro degli indagati Ferdinando Sciabarrà che è catastalmente proprietario di una grossa parte dell’area. L’ipotesi di reato che viene contestato dalla magistratura è di occupazione di demanio pubblico. Siamo in presenza di un sito, che appartiene all’umanità ma è poco tutelato così come la gran parte delle aree protette in Sicilia.Nello RussoCoordinatore Movimento Azzurro Regione Sicilia

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La Befana Europea 2020- Movimento Azzurro Bologna

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San Silvestro a mare
“60 anni e non sentirli”

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Tradizionale appuntamento il 31 dicembre al porticciolo di Ognina

 

CATANIA – La Nuoto Catania è a lavoro da diverse settimane per preparare al meglio l’immancabile appuntamento con la San Silvestro a mare,giunta alla sua 60esima edizione. La manifestazione sportiva ideata e organizzata per decenni da Lallo Pennisi, è stata portata avanti con grande sensibilità e impegno dalla Nuoto Catania, che ogni anno attraverso la sua attività ha rafforzato il legame tra la città di Catania e la tradizionale gara di nuoto del 31 dicembre.

“60 anni e non sentirli!” – afferma il presidente della Nuoto Catania Mario Torrisi – “Siamo infatti alla 60esima edizione della manifestazione e rimane immutato l’entusiasmo dei catanesi per questo appuntamento di fine anno che rientra ormai a pieno titolo fra le tradizioni più sentite della nostra città. C’è grande attesa e grande emozione per il tradizionale tuffo di fine anno nello splendido scenario del golfo di Ognina prospiciente il CC Jonica che da sempre ospita la manifestazione.È il modo più goliardico per salutare il vecchio anno che finisce e accogliere il nuovo che arriva carico di promesse e speranze.

Un ringraziamento particolare va all’Amaro dell’Etna azienda catanese partner della Nuoto Catania che ha offerto le coppe che saranno date in premio ai vincitori delle singole categorie. Un ricordo affettuoso va infine a Lallo Pennisi che ideo’ la manifestazione 60 anni fa e per tanti anni insieme al figlio Antonio la organizzò prima di cedere il testimone alla Nuoto Catania”.

Prima dell’inizio della gara, intorno alle 09.30, si potrà assistere ad un’attività dimostrativa di recupero di un figurante a mezzo elicottero AW139 della Base Aeromobili – Nucleo Aereo e Sezione Volo Elicotteri della Guardia Costiera di Catania. Sarà presente in zona Ognina un Aerosoccorritore Marittimo che entrerà in acqua alle ore 10.00 per poi essere recuperato dall’elicottero. Come ogni ultimo dell’anno al porticciolo di Ognina, e anche in quest’occasione il Movimento Azzurro siciliano sarà presente e collaborerà provvedendo a pulire i fondali del tradizionale campo gara.

Queste le categorie dei nuotatori in gara: diversamente abili, under 17, donne, Master under 40, master over 40, Amatori under 50, Amatori over 50 e Assoluti. Tra i coraggiosi atleti che si tufferanno ci saranno anche alcuni giocatori della prima squadra della DMG Nuoto Catania: Eugenio Russo, Samuele Catania, Giovanni Forzese e Matteo Ferlito. Alla premiazione finale, oltre all’assessore allo Sport del Comune di Catania Sergio Parisi, che vestirà anche i panni dell’atleta partecipando per il secondo anno consecutivo alla manifestazione, sarà presente l’assessore regionale al Turismo, allo Sport e allo Spettacolo Manlio Messina. Presente, come sempre durante lo svolgimento della manifestazione, la postazione della Misericordia di Ognina.

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Volontari del Movimento Azzurro a Potenza: rimossi i rifiuti speciali abbandonati nelle aree verdi

Nella giornata di oggi, sabato 30 Novembre, i volontari dell’Associazione ambientalista Movimento Azzurro si sono dati appuntamento lungo la Strada Provinciale 84 – in Via Cerreta nel Comune di Potenza, per rimuovere i rifiuti speciali da tempo abbandonati nell’area verde, all’altezza del Km 7. L’intero tratto di strada provinciale è diventato una vera e propria discarica «frequentemente utilizzato per lo scarico di rifiuti ingombranti e grossi sacchi di plastica scura, dal contenuto ignoto», oltre che sporcato dal continuo abbandono di sacchetti di rifiuti domestici e bottiglie di plastica “lanciate” a bordo strada dagli pseudo amanti della pratica sportiva delle “passeggiate ecologiche”. L’iniziativa nasce a seguito del mancato riscontro da parte degli Enti Competenti (nello specifico la Provincia di Potenza e il Comune di capoluogo) cui il Movimento Azzurro, da tempo, si era rivolto nelle sue segnalazioni, in merito all’abbandono di rifiuti speciali, tra cui si menzionavano pneumatici usurati, schermo da computer e televisore. Pertanto, in una seconda nota questa volta indirizzata all’Azienda Comunale di Tutela Ambientale, i volontari del M.A. si sono offerti spontaneamente per ripulire la zona interessata dai rifiuti, chiedendo per questo, la collaborazione dell’ACTA stessa per il trasporto dei rifiuti raccolti verso il deposito di stoccaggio. L’Azienda comunale si è resa prontamente disponibile. Durante la fase di recupero dei rifiuti, i volontari del M.A. hanno rinvenuto dei pezzi di eternit che sono stati segnalati all’ACTA stessa e agli organi preposti. “Non Rifiutiamoci” dovrebbe essere il monito di questa iniziativa, per sensibilizzare «l’opinione pubblica verso il triste e pericoloso fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti sul suolo pubblico» e per non passare alla storia come «la generazione che sapeva, ma non si è preoccupata».

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ECOSEZIONE CAVA D’ISPICA

A Modica in corso il mese dell’albero del Movimento Azzurro

Da domenica 17 Novembre a Domenica 15 Dicembre. Questo il periodo in cui il Movimento Azzurro ha deciso di condurre una campagna di sensibilizzazione dei cittadini di Modica verso un atto semplice ma dagli effetti grandiosi: piantare un albero.
Dice Michele Caldarella socio del Movimento: – Cercare di preservare l’ambiente non è sentimentale.
Non è di sinistra e neanche di destra. È solo una necessità improrogabile e trasversale. Non ci sono altri problemi al di fuori: ci sono altri problemi come conseguenza. Se facciamo qualcosa per risolvere la crisi ambientale, gli altri, come a catena si sono creati, a catena si risolveranno-.
Forti di quest’idea, nell’attesa di individuare un’area dove poter piantare un vero bosco, il Movimento Azzurro ha lanciato una sfida ai Modicani: riusciremo a piantare 500 piantine di querce in questo mese?
La prima iniziativa, in piazza Matteotti, domenica 17, dove alcune piantine hanno trovato un adottante, ma la cosa che ha maggiormente gratificato i soci, è stato constatare che il problema è sentito e le soluzioni proposte, condivise. Martedì 19 con la scuola Carlo Amore di Frigintini e con il plesso di c.da Cannizzara (lasciateci fare i complimenti agli insegnanti di questi istituti per la loro sensibilità al problema), per parlare con i ragazzi dell’importanza degli alberi e di uno stile di vita più sostenibile per il nostro pianeta. Nello stesso appuntamento sono state consegnate le querce ai genitori che hanno fatto richiesta di adozione. Giovedì 21 Novembre, giornata nazionale dell’albero, 3 appuntamenti: dalle 9:00 alle 11:00 con la scuola De Amicis, dove è stato piantato un albero di melograno e donate circa 50 piantine ai genitori che ne hanno fatto richiesta, dalle 11 alle 13 a Santa Teresa, dove i ragazzi hanno, tra l’altro, ascoltato la musica delle piante, scoprendo la pianta interagire, in modo sempre diverso, con ognuno di noi. Nelle stesse ore, una parte del nostro gruppo era invece insieme con l’Amm.ne com.le e con le scuole, Raffaele Poidomani e Giovanni Falcone, oltre agli ospiti del dipartimento di salute mentale, per piantare 30 piccole querce nei pressi dell’eliporto.
Dice il Pres. dell’ecosezione di Modica, prof. Francesco Pitino: “Queste attività ti segnano nel cuore, per l’esperienza regalataci da tanti ragazzini con cui abbiamo parlato per ore di alberi, natura, ambiente, vita.
Accorgersi che alcuni dei ragazzi hanno una sensibilità sul tema davvero inaspettata, insomma vederli percepire la pianta realmente come essere vivente e “pensante”, è stata la conferma che loro sono davvero il nostro futuro, ed è un futuro su cui possiamo ben sperare, se sapremo accompagnarli.”
Le attività del Movimento Azzurro proseguiranno: Giorno 1 Dicembre con l’escursione a Cava Martorina per raccogliere ghiande e giorno 15 Dicembre tutti insieme per piantarle su un terreno privato messo a disposizione per l’iniziativa. Mentre continuano le adesioni dei privati. (per saperne di più segui l’evento Facebook (RI)FORESTIAMOCI.)
Siamo entusiasti della risposta ai nostri eventi: in totale circa 10.000 visualizzazioni sui social, telefonate e mail di adesioni e incoraggiamenti, persino sconosciuti che ci fermano per strada e si complimentano per l’iniziativa, ma soprattutto siamo fieri dei più piccoli, che sono molto più avanti di quanto pensiamo. Sono consapevoli dei problemi, conoscono le soluzioni e sono determinati ad agire. Sono la green generation: hanno davvero #unamacciainpiu .

Il Comune di Modica aderisce alla Giornata nazionale degli Alberi. Giovedì saranno piantumati 30 alberi di querce

 

La scuola e l’ambiente. Così si inquadra l’iniziativa promossa dall’assessorato all’Ecologia e dall’Assessorato alla Cultura che hanno aderito alla Giornata nazionale degli Alberi che si terrà giovedì 21 novembre.
Alle 10,30 saranno piantumati trenta alberi di querce (fornite dal naturalista Michele Caldarella), nello spazio adiacente alla struttura dell’eliporto, dove insiste una bambinopoli, alla presenza degli alunni della terza D, dell’Istituto Comprensivo “Raffaele Poidomani”.
Gli studenti saranno accompagnati dal prof. Michele Ferraro responsabile del progetto di Istituto definito “Cittadinanza ecologica” e dalla professore Concetta Giudice, docente di arte.
La dirigente dell’Istituto Comprensivo “Raffaele Poidomani”, Concetta Spadaro, sarà presente con una classe della secondaria di primo grado della scuola Falcone.
Ha confermato la presenza anche una rappresentanza del Dipartimento Salute Mentale e del Movimento Azzurro che è tra gli organizzatori dell’evento.
La Giornata nazionale degli Alberi” intende sensibilizzare, soprattutto i giovani e quanti saranno i futuri custodi del verde e dell’ambiente.
L’albero è il simbolo dello spazio sottratto al cemento, oggetto di suggestivi panorami, ombra dei cortili e delle campagne nell’ambito di una politica utile a creare un nuovo mondo godibile da tutti e trasmesso da generazione in generazione.

Modica. Trenta alberi di querce per la giornata nazionale degli Alberi. Gli studenti della “R.Poidomani”,il dipartimento di Salute Mentale e il Movimento Azzurro protagonisti

 

La piantumazione di trenta alberi di querce da parte degli studenti della “Raffaele Poidomani”, degli ospiti del dipartimento di salute mentale e del movimento azzurro della città ha concretizzato l’adesione alla Giornata nazionale degli Alberi che ha visto tra i promotori l’amministrazione comunale con l’assessorato alla Cultura e di quello all’Ambiente.
I trenta alberi di querce sono stati piantumati nello spazio adiacente l’orto sociale e la struttura dell’eliporto, dove insiste una bambinopoli.
Con vanghe e zappe e con l’aiuto di alcuni operai della SPM e di aderenti al Movimento Azzurro, gli studenti hanno messo a dimora le piantine che un giorno faranno di quello spazio un grande parco.
L’assessore alla cultura Maria Monisteri, (ha partecipato all’iniziativa anche il consigliere Giorgio Civello), il presidente del Movimento Azzurro, prof. Franco Pitino e la dr.ssa Alessandra Barone del dipartimento di Salute Mentale hanno sottolineato l’importanza e la valenza del gesto della piantumazione degli alberi perché è un investimento per il futuro dell’ambiente e di cui le giovani generazioni devono essere protagoniste.

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ECOSEZIONE MOVIMENTO AZZURRO DI MANTOVATURISMO DELLE RADICI, TURISMO DI RITORNO…E’ IL GRAZIOSO E PIACEVOLMENTE GUSTOSO MODO DI DIRE: “IO HO RADICI ITALIANE” …di Diego Scarbolo
E ancora: perché ne vale la pena? Come si fa? Dove si fa? sono solo alcune domande ineludibili…Va detto -subito- che Turismo (parto da un posto e ritorno nello stesso posto da cui sono partito) è da meglio coniugare con la parola turismi (turismo responsabile, t.culturale, t.sociale, t.sostenibile,t.ecologico, t.enogastronomico, t.archeologico,t-archeologia industriale,t.lento,t.slow food,t.salute,t.medico,t…….ecc…)Ed inoltre qui interessa partire dal termine ITALICI come parola, come concetto e come esperienza di vita che riguarda nel mondo, secondo autorevoli stime, condotte dallo studio di ricerche coordinato da Piero Bassetti, già primo presidente della Regione Lombardia e relatore sull’argomento alla sede dell’ONU a New York, circa 250 milioni di persone.Per Italici intendiamo coloro i quali hanno radici di sangue (ricordo che sono solo le piante ad avere le radici non le persone umane) generazionali totali o almeno parziali con nati in Italia, radici culturali con l’Italia (ad es. non c’è direttore di museo d’arte importante nel mondo che non abbia soggiornato parte della sua vita e imparato la nostra lingua in Italia…) radici sociali ( ad es. essere parte acquisita di famiglie allargate italiane) radici religiose (frutto di maturazione nei monasteri italiani e a Roma centro millenario della cattolicità universale) radici giuridiche (il diritto nella lingua della antica Roma è ancora ineludibile per la comprensione giuridica erudita della articolata umanità tutta…)…Ecco turismo delle radici, ecco turismo di ritorno in Italia del Nord, Centro e Sud le TRE vere macroregioni italiane articolate con lingue e tradizioni famigliari e di famiglie allargate e di fratellanza e di cooperazione e di aspirazioni alla pace, alla libertà ed alla democrazia ….si distinte ma mai separate dall’amore di Patria e da un sano patriottismo.Tradizioni culturali nel senso di erudizione, nel senso pedagogico, nel senso di modi di vivere, di usi&costumi tra cui la enogastronomia…quale è il vino tipico italiano?le terre italiche si estendono dalla cima dello Stelvio sino all’isola di Pantelleria, in pieno mare mediterraneo…ebbene di vini tipici ne abbiamo migliaia! …così come migliaia sono i nostri tipici piatti di pasta…ecc…e così è TUTTA da vedere, ascoltare, toccare, odorare, gustare la nostra unità linguistica dentro le nostre diversità del tutto particolare ed uniche italiane.Solo quando l’amore del fare “trabocca” si ha un Capo-Lavoro ed “i nostri” sono riconosciuti come Patrimoni Ereditari Culturali dell’Umanità Intera-Unesco.Come si fa a far vedere, ascoltare, toccare, odorare, gustare ed in questo caso risvegliare nel profondo le radici italiane? a chi e come rivolgersi? Ecco gli animatori culturali ambientali (ACA) persone preparate il cui amore per la propria città, provincia, regione, ed Italia tutta tende a traboccare rendendosi cosìpercepibile e conseguentemente percepita dal turismo delle radici, turismo di ritorno…Da qui nasce il bisogno-vero di confrontarsi-davvero in profondità su basi di sana conoscenza della emigrazione italiana vecchia e nuova che riguardava e riguarda, ancora oggi, il mondo intero.La padronanza delle essenzialità del Presente, dell’Oggi, implica una padronanza -sostanziale del nostro Passato, della nostra ricca ed articolata ultra millenaria Storia.Va preso atto che le nostre Tre sostanziali macroregioni quella del Nord con la sua corona alpina si relaziona, da sempre, con il centro Europa; quella Centrale con Roma (riferimento ineludibile da sempre della cattolicità mondiale) ponte tra i due mari Tirreno ed Adriatico ed il Sud che è – rimane e rimarrà- il vero “Molo” dell’intero Mediterraneo che non può non avere: un grande futuro.E se non se ne farà Nulla del turismo delle radici, del turismo di ritorno? Vorrà dire che saremo più poveri, tutti, nessuno escluso.Sappiamo bene che ricco è molto, molto di più di avere tanto denaro e la nostra cara e bella Italia, con tutta la sua lunga meravigliosa storia, ce lo mostra in continuo, testimoniando che solo chi padroneggia il Passato può padroneggiare il Futuro.Ma il discorso non finisce e non può finire qui. Molto rimane da da dire, da ragionare e da mettere in atto . Assieme, nessuno escluso.Si qui, in questo tempo, siamo solo all’antipasto.
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L’ Ecosezione Accademia per l’ambiente “G. Merli” – Potenza
Biblioteca “Maurizio Leggeri”. “La biblioteca a un passo da te: spazi di cultura aperti al quartiere
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Movimento Azzurro – Ecosezione Verona
Stanno per tornare nelle sale della Gran Guardia “I gatti più belli del mondo”

L’evento per eccellenza dedicato al mondo felino tornerà nello storico edificio scaligero sabato 2 e domenica 3 novembre, con centinaia di esemplari che sfileranno sotto gli occhi di una giuria internazionale.

Dopo il successo degli ultimi anni, con migliaia di presenze ad ogni edizione, sta per tornare a Verona l’evento per eccellenza dedicato al mondo felino. Tra una settimana, sabato 2 e domenica 3 novembre, arrivano in Gran Guardia ‘I gatti più belli del mondo’. Centinaia di esemplari sfileranno sotto gli occhi di una giuria internazionale.
Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, ma anche per le famiglie. L’ingresso alle due giornate, dalle 9.30 alle 19, è gratis per tutti i bambini fino ai 10 anni. Ridotto per over 65.

Nel corso delle due giornate, sarà possibile partecipare a due speciali focus. Sabato i riflettori si accenderanno sui gatti neri, per sfatare l’antica superstizione, mentre domenica, al centro dell’attenzione, la razza Maine Coon, i giganti d’America.

Concorso speciale anche per tutti i gatti non di razza che vivono in tante case. Ancora aperte le iscrizioni, per partecipare basta iscriversi sul sito www.igattipiubellidelmondo.it, nella sezione ‘espositori’.

L’esposizione internazionale felina è organizzata da Movimento Azzurro – Ecosezione Verona in collaborazione con il Club Felino, sotto l’egida dell’E.N.F.I. – Ente Nazionale Felinotecnica italiana. La mostra è patrocinata dal Comune di Verona ed è realizzata in partnership con TOP CAT e con il sostegno di Farmina.

«Una mostra che fonda le sue radici proprio a Verona, dove è nata nel 1979 – spiega il presidente del Club Felino di Verona Maria Sole Farinelli -, e che ogni anno si rinnova portando nel cuore della città i gatti più belli. Un evento per tutti, soprattutto per i più piccoli che hanno la possibilità di entrare gratuitamente e conoscere da vicino tutte le più belle razze feline o, previa iscrizione, di portare il loro gatto e di farlo partecipare al concorso speciale per i mici di casa».

Potrebbe interessarti: http://www.veronasera.it/attualita/gatti-piu-belli-mondo-gran-guardia-27-ottobre-2019.html
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E’ Calliope il gatto

più bello del mondo

E’ Calliope, un maestoso Maine Coon di due anni e mezzo, già campionessa europea, il gatto più bello del mondo. Due occhi verdi e un mantello ambrato provenienti da Pavia.

E’ stata incoronata ieri alla Esposizione internazionale felina di Verona.

Per i suoi avversari non c’è stato niente da fare. La giuria internazionale, ma anche il pubblico per alzata di mano, non ha avuto alcun dubbio.

Calliope è tornata a casa con la coppa “best of the best” adulti.

Gli altri premi sono andati, invece, ad un Norvegese delle Foreste, selezionato come miglior gatto neutro, e a due cuccioli, un Exotic short hair e un Persiano bianco.

A “protestare” un bellissimo Bengal leopardato di neanche 5 mesi e dal carattere intemperante, già vincitore di due premi nella giornata di sabato. Con il suo miagolio davanti alla giuria ha scatenato l’entusiasmo del pubblico all’interno dell’auditorium.

Si è concluso così uno degli expo felini più importanti d’Italia. Manifestazione che Verona ospita dal 1979 e che, quest’anno, ha portato in città più di 400 esemplari.

Dagli Scottish Fold ai Sacri di Birmania. Così come i rari Burmilla e Burmesi che difficilmente si trovano nelle esposizioni.

«Un grande successo in termini di pubblico e di espositori – commenta Maria Sole Farinelli, presidente del Club Felino di Verona -. Si tratta di una manifestazione amata dalla gente e soprattutto dai bambini, che a Verona possono vedere le razze più belle del mondo e assistere ai ring, partecipando alle votazioni e alle premiazioni. Allo stesso tempo, ogni anno crescono le adesioni da parte degli allevatori e dei proprietari dei gatti, che durante questa due giorni ottengono punteggi importanti per partecipare poi a campionati e gare internazionali. Un’attività che siamo orgogliosi di portare avanti con grande impegno e passione».

La manifestazione, organizzata da Movimento Azzurro – Ecosezione Verona in collaborazione con il Club Felino di Verona, sotto l’egida dell’E.N.F.I. – Ente Nazionale Felinotecnica italiana, è stata ideata esattamente 40 anni fa da Costanza Daragiati.

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L’ Ecosezione Accademia per l’ambiente “G. Merli” – Potenza – ha partecipato alla “Settimana Nazionale della Protezione Civile” tenutasi  dal 13 al 19 ottobre 2019 ed in particolare:

  • Lunedi 14 ottobre 2019

“Il sistema definitivo dal nuovo codice di Protezione Civile: Prospettive e obiettivi”

Università degli studi della Basilicata, Potenza  – Aula Magna.

(Il Convegno ha visto la partecipazione del Segretario e di attivisti dell’Ecosezione M.A. Accademia Merli)

  • Giovedì 17 ottobre 2019

“Cittadini e Istituzioni: Insieme per la protezione del patrimonio culturale in Basilicata. Chi siamo e cosa possiamo fare”

Palazzo Loffredo – Potenza.

(Volontari del M.A. impegnati nell’attività di P.C. presso la Regione Basilicata, hanno preso parte all’iniziativa, alla quale è intervenuto, partecipando ai lavori, il presidente nazionale)

  • Sabato 19 ottobre 2019

“Esercitazione di evacuazione presso il Liceo Scientifico “G. Galilei” via Anzio 2 Potenza.

(hanno partecipato all’esercitazione, soci attivisti della ecosezione  di Potenza, per le attività di P.C., che hanno avuto  inizio con la prova di evacuazione) .

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La questione Ecologica in ottica Globale e Locale

Basilicata e Ambiente

Gli ultimi importanti summit mondiali sui problemi ecologici del pianeta Terra, tenutisi: a Copenaghen nel 2009, al quale presero preso parte 96 tra le città più importanti del mondo; a Parigi- Cop 21- nel dicembre 2015 ed a New York il 23 settembre scorso; questi ultimi vertici ONU sul clima, cui hanno partecipato oltre 190 Paesi per discutere di precisi impegni ed adottare concrete azioni tese alla riduzione della emissione di gas inquinanti in atmosfera; pur non avendo, ancora una volta, prodotto una benché minima e condivisa risoluzione pratica, , contenente precisi impegni in tal senso, hanno almeno prodotto il risultato di riconoscere il dovere di una assunzione di responsabilità della umanità rispetto al problema ambientale come problema etico, oltre che ecologico ed economico.

Tale presa di coscienza ratificata nel contesto dei maggiori leader mondiali, i quali sottolineano l’importanza del fatto “che la comunità internazionale e i singoli governi diano giusti segnali ai propri cittadini e sappiano contrastare in maniera efficace le modalità di utilizzo dell’ambiente che risultino ad esso dannose” ; “ che proprio all’interno di questo contesto, si considerino le questioni concernenti l’ambiente e la sua salvaguardia come intimamente legate allo sviluppo umano integrale”; ammettendo, altresì, quanto sia doveroso che “i costi economici e sociali derivanti dall’uso delle risorse ambientali siano riconosciuti in maniera trasparente da coloro che ne usufruiscono e non da altre popolazioni o dalle generazioni future”, raccoglie le affermazioni di principio e le indicazioni del magistero della Chiesa cattolica.

Secondo il Papa Benedetto XVI^,infatti:

“La protezione dell’ambiente, delle risorse e del clima richiede che tutti i responsabili internazionali agiscano congiuntamente, nel rispetto della legge e promuovendo la solidarietà nei confronti delle regioni più deboli del pianeta”;

“Insieme, avverte il Papa, noi possiamo dare vita a uno sviluppo umano integrale vantaggioso per tutti i popoli, presenti e futuri, uno sviluppo che si ispira ai valori della carità nella verità”;

“Perché ciò si avveri è essenziale che il modello corrente di sviluppo globale si trasformi mediante una più vasta e condivisa accettazione della responsabilità per il Creato, ciò è necessario non solo per i fattori ambientali, ma anche per lo scandalo della fame e della povertà”.

L’esperienza vissuta dai primi ambientalisti cattolici, riuniti in associazione di Protezione Ambientale, riconosciuta dallo Stato italiano ed identificatasi come associazione d’ispirazione cristiana, va esattamente nella direzione della affermazione della centralità dell’uomo rispetto alla risorsa ambientale, ma certamente anche rispetto a tutte le responsabilità che da questa centralità derivano.

D’altronde cos’e l’ambiente se non la somma; la risultante, delle azioni umane sull’habitat naturale.

La stessa esperienza, si riconferma sul piano locale.

Abbiamo preso coscienza del fatto che l’ambiente non è soltanto quello che appare secondo la parcellizzazione consueta dei suoi aspetti – suolo, acqua, aria, foreste ed anche: agglomerati urbani e paesaggi rurali, opere per l’impiego delle risorse energetiche e materiali; perché l’ambiente è tanto il canale delle nostre azioni quanto la risultante del nostro agire.

La nostra regione, la Basilicata, già negli anni 90 dello scorso secolo ha iniziato un percorso legislativo che avrebbe dovuto condurre alla valorizzazione della risorsa ambiente, adottando misure di salvaguardia del patrimonio naturalistico regionale e azioni di valorizzazione dello stesso, attraverso l’impiego di risorse finanziarie atte a garantire un concreto sviluppo socio-economico per le popolazioni lucane. Un modello economico di sviluppo sostenibile incentrato su un patrimonio endogeno alla Basilicata, costituito da natura, cultura, paesaggio, esperienze antropiche locali. Lo slogan di allora era “Basilicata verde”.

Questo progetto non si è compiuto. Tranne che per realtà marginali dell’estremo comprensorio del Pollino, non si è registrato alcun beneficio per le popolazioni, soprattutto delle aree interne della regione. Anzi fenomeni, forse, indipendenti dalle volontà dei governi locali, hanno prodotto: insediamenti industriali in aree a forte valenza agricola e naturalistica; coltivazione dei giacimenti petroliferi lungo tutta la dorsale appenninica.

Preoccupanti situazioni d’inquinamento dell’aria e delle falde acquifere, in un contesto nel quale, nonostante le rassicurazioni delle fonti ufficiali Ambientali e sanitarie deputate al monitoraggio ed analisi dell’ambiente, si registrano fenomeni epidemiologici preoccupanti, proprio nelle aree della regione a maggiore valenza naturalistica.

Il continuo abbandono di rifiuti sul territorio, le discariche e gli impianti di smaltimento degli stessi, sature ed obsoleti; la grave carenza di un sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani al fine del loro riciclo.

I ricorrenti accertamenti, da parte delle forze dell’ordine, di azioni illecite nella trattazione di rifiuti speciali e pericolosi di cui le cronache ci riferiscono ed in ultimo, ma non ultimo dei problemi, la gestione della risorsa acqua, la risorsa più importante della nostra regione, il cui costo d’uso grava completamente sui cittadini lucani, essendosi triplicato da quando l’Ente di gestione è solo regionale.

Tutte queste sperequazioni sono indice di un non corretto governo della cosa pubblica, che si rende ancora più pesante nel contesto sociale di una regione che si spopola in maniera preoccupante anno dopo anno, che perde, giorno per giorno, le forze dei suoi giovani costretti a lavorare e studiare fuori se non vogliono accettare una situazione di dipendenza dai miseri redditi da lavoro dipendente o da pensione delle proprie famiglie, che è in forte deficit di risorsa “uomo”, nel perdurare di una situazione che non porterà lontano, non potendo garantire futuro ad alcuno.

Ecco allora che la responsabilità etica investe la politica. Chi è deputato a fare scelte per la collettività e ne ha la responsabilità; chi si candida a tale responsabilità ha anche l’onere del conseguimento del bene comune.

Il Santo Padre questo lo dice a chiare lettere, come è uso dire adesso, senza “se” e senza “ma”

Con tutto quanto detto, non si intende assolutamente asserire che la natura sia intangibile, secondo una vecchia ed ormai superata visione integralista dell’ambientalismo, che ha ispirato per lunghi anni un modello di ecologia ambientale la quale oggi necessariamente si apre alla “ecologia umana”.

Ben venga ogni azione di “coltivazione” del territorio e delle sue risorse, purché

attuata in un progetto di sostenibilità

Ma  il   corretto  agire  nei  confronti  del  creato  e  la   tutela   dell’ambiente costituiscono un imperativo morale per il cristiano. La conclusione è pertanto ovvia: la responsabilità etica investe tutte le nostre azioni e quindi il nostro “ambiente”. Ecco perché etica ed ambiente costituiscono un binomio incidibile. La questione ambientale è questione sociale, perché investe la vita e lo sviluppo  dell’umanità,         per   cui    la          questione            ambientale   è questione antropologica.

L’etica ambientale non è, quindi, un settore a parte della riflessione morale e non implica doveri nuovi o speciali. L’utilizzo del patrimonio comune dell’umanità, impone agli amministratori del sistema di attivare la necessaria rete di solidarietà, che alla luce della “Caritas in veritate” definiremmo di fraternità, oserei dire in un progetto di Polis planetaria, che unisca al governo per il bene comune l’azione congiunta per la tutela, attraverso la valorizzazione, della risorsa ambientale.

In questa ottica la questione ambientale assume la valenza della questione sociale ed ecco che nella Caritas in veritate la cosiddetta “questione antropologica” diventa a pieno titolo “questione sociale”

L’idea, quindi, che qualsiasi ipotesi di sviluppo non possa prescindere dal vincolo etico della utilizzazione razionale delle risorse e cioè che il vero sviluppo può determinarsi solo senza detrimento dell’ambiente e delle risorse naturali  su cui si fonda ogni attività umana, ci impone un preciso impegno per individuare un modello di sviluppo fondato sulla compatibilità tra uso delle risorse e salvaguardia dell’ambiente, tra gli interessi delle generazioni presenti e quelle future, ci impone, in definitiva, di affrontare la grande sfida riformista predicata dagli anni di fine secolo scorso ed in gran parte in attuata, ma ineludibile per affrontare questo nuovo millennio, che è costituita dalla ristrutturazione ecologica industriale e dalla riconversione del modello di sviluppo integrale.

Tanto vale sia a livello globale che a livello locale e l’impegno che la società deve profondere per una inversione di tendenza in campo ecologico, non può non coinvolgere le giovani generazioni che si affacciano al mondo del lavoro e alle soglie di scelte che interesseranno i loro studi, il loro impegno e la loro collocazione nella società.

                                              MOVIMENTO AZZURRO

                                       Coordinamento Regionale Basilicata

 

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“Castello dei Conti Modica”

Ed eccoci arrivati all’ultimo evento della stagione estiva del Movimento Azzurro.
Riproporremo, a grande richiesta, la storia di Andrea Chiaramonte, l’ultimo della nobile casata che fece grande la Contea di Modica. Di lui vi avevamo parlato nella giornata della festa dei Musei, ma l’evento di sabato prossimo è stato totalmente rivisto e arricchito dalla presenza di figuranti che vi introdurranno nel magico mondo medievale. La serata sarà arricchita da semplici ed eleganti DANZE DI CORTE che sperimenteremo tutti insieme in un grande cerchio guidati da un’insegnante qualificata!
Alla fine (solo per chi prenota) una cena con prodotti tipici della Contea! Per maggiori info, tel al num. 366 5898811.
Vi aspettiamo.

 

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Ieri “Il Castello re cunti”. Il Movimento Azzurro di Modica ha dato vita ad un significativo evento

Significativo successo dell’Evento “Il Castello re cunti” a cura del Movimento Azzurro.
Domenica 20, nel Castello dei Conti, Il Castello ha ospitato, in una serata impreziosita dalla volta stellare e dalle lucciole sparse negl’incantevoli vicoli della Città, la mitologia greca e romana destinata a sopravvivere, con immutabile fascino, allo scorrere dei secoli.
Infatti il Movimento Azzurro ha dato vita al racconto dei miti di Sicilia: Trinacria, Demetra, Dafni, Polifemo e, a conclusione, “Le teste di moro” cui è legato il mito della nascita e della diffusione della piantina del basilico, indiscutibile re della nostra tavola.
Affidati ai soci del Mov. Azzurro, le esecuzioni sono state di alto livello e preparate con quella semplicità e spontanea adesione che hanno fatto emergere lo spessore dei contenuti e l’originalità delle rappresentazioni. L’evento, alla sua seconda edizione è stato preparato anche in inglese, per permettere ai turisti presenti di poter seguire i racconti. C’è stato poi l’incanto scenografico del Castello che sul far della sera ha reso ancora più magica l’atmosfera del mito.
Ancora una volta il Movimento Azzurro si misura con argomenti di notevole valenza culturale che s’innestano nel cuore della Città e nel sito sempre più spettacolare di Cava d’Ispica. Le attività dell’associazione proseguiranno per tutta l’estate.
Domenica 28 Luglio, il Movimento Azzurro propone il percorso “Dal Castello al Soccorso”, secondo appuntamento del progetto “Lo stupore e il fascino dei nostri quartieri”.